Quaderno I (XVI) § (35) Riviste tipo

Teorica: «storiografica» specialmente. Molto unitaria, quindi pochi collaboratori «principali», cioè che scrivano il corpo principale di ogni fascicolo. Il tipo più corrente non può essere che quello medio, di una rivista legata all’attualità e i cui articoli siano di tipo divulgativo, espositivo. L’esperienza ha insegnato che anche in questo tipo occorre una certa omogeneità, o per lo meno una forte organizzazione interna redazionale che fissi molto chiaramente (e per iscritto) il terreno comune di lavoro.

Il primo tipo può essere [dato dal]la «Critica» di B. Croce, [+ la «Politica» di Coppola].

Il secondo tipo dalla «Voce» di Prezzolini prima e seconda maniera [+ «Unità» di Salvemini]

Un terzo tipo molto interessante si può ricavare dai numeri meglio riusciti del «Leonardo» di L. Russo [+ «L’Italia che scrive» del Formiggini].

Un’organizzazione unitaria di cultura che organizzasse i tre tipi con una casa editrice di collezioni «librarie» connesse alle riviste, darebbe soddisfazione alle esigenze di quella massa di pubblico che è più attiva intellettualmente e che più importa far pensare e trasformare.

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