«Saggio popolare». La metafora e il linguaggio
Quaderno 7 (VII) § (36)
(Cfr altra nota a proposito dell’affermazione nuda e cruda, fatta nel Saggio popolare come spiegazione in sé esauriente, che Marx adopera i termini «immanenza e immanente» solo come metafora). Tutto il linguaggio è metafora ed è metafora in due sensi: è metafora della «cosa» od «oggetto materiale e sensibile» indicati ed è metafora dei significati ideologici dati alle parole durante i precedenti periodi di civiltà. (Un trattato di semantica – per es. quello di Michel Bréal – può dare un catalogo delle mutazioni semantiche delle singole parole). Dal non tener conto di tale fatto derivano due tendenze erronee principali (per non parlare di altre di carattere più ristretto come quella di ritenere «belle» in sé certe parole a differenza di altre in quanto le si analizza storicamente ed etimologicamente: si confonde la «gioia» libresca del filologo che spasima per le sue parolette con la «gioia» data dall’arte: questo è il caso di rinnovata retorica nel libretto Linguaggio e poesia di Giulio Bertoni):
- quella delle lingue fisse o universali;
- le quistioni poste dal Pareto e dai pragmatisti sul «linguaggio come causa di errore». Il Pareto, come i pragmatisti e molti altri di minore conto, in quanto credono di avere originato una nuova concezione del mondo (di avere quindi dato alle parole un significato o almeno una sfumatura nuova), si trovano di fronte al fatto che le parole, nell’uso comune e anche nell’uso della classe colta e anche nell’uso di quella sezione di dotti che trattano le stesse scienze, continuano a mantenere il vecchio significato. Si reagisce: il Pareto crea un suo «dizionario» che contiene in nuce la tendenza a creare una lingua matematica, cioè completamente astratta; i pragmatisti ne fanno una quistione filosofica e teorizzano sul linguaggio come causa di errore.
Ma è possibile togliere al linguaggio questo significato metaforico? È impossibile. Il linguaggio si trasforma col trasformarsi di tutta la civiltà e precisamente assume metaforicamente le parole delle civiltà e culture precedenti: nessuno oggi pensa che «dis-astro» è legato all’astrologia e si ritiene indotto all’errore sulle opinioni di chi la adopera. l nuovo significato metaforico si estende con l’estendersi della nuova cultura, che d’altronde crea anche parole nuove di zecca o le assume da altre lingue con un significato preciso. È probabile che per molti uomini la parola «immanenza» sia conosciuta e capita [e usata] per la prima volta solo nel nuovo significato datole dal materialismo storico.