Giacobinismo. § (6)

Per avere una indicazione del modo di considerare i francesi del periodo giacobino e napoleonico si può citare il libro di Alessandro Andryane (Memorie di un prigioniero di Stato, passi scelti da Rosolino Guastalla, Barbèra, Firenze, p. 214): il cancelliere Schiller, quando l’Andryane riesce a farsi togliere i ferri dai piedi per una storta, dice: «diavoli di francesi! C’era ben ragione di chiamarli signori tutto-si-può-quando-si-vuole». Questa fama di «volitivi» ossia di volontaristi dei francesi nel periodo della grande rivoluzione, presso gli altri popoli ha un certo significato storico.

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