Passato e presente. § (53)
Hegel aveva affermato che la servitù è la culla della libertà. Per Hegel, come per Machiavelli, il «principato nuovo» e la connessa servitù sono giustificati solo come educazione e disciplina dell’uomo non ancora libero. Lo Spaventa (Principi di etica, Appendice, Napoli, 1904) lo interpretava: «Ma la culla non è la vita. Alcuni ci vorrebbero sempre in culla». Lo stesso si potrebbe dire per il protezionismo doganale, che era presentato come una culla, ma la vita diventava poi sempre una culla.