La monaca senza fantasia
24 ottobre 1933
Cara Tania, [...]
Nel 1916 la lavandaia che serviva la famiglia dove ero a pensione e che era anche lavandaia di un vicino monastero di clarisse o altre monache di clausura raccontò un giorno come nel convento fosse successo un dramma che pareva incredibile.
Una suora anziana passeggiava in un cortiletto interno con altre, tutte a capo chino, secondo la regola dell'ordine.
Per caso proprio in quel momento, nella visuale dello stretto cortile incassato nell'alto fabbricato, si sente il rombo di un motore e apparve a bassa quota un aeroplano gigantesco.
La monaca dimenticò per un istante la regola dell'ordine, levò gli occhi al cielo, vide l'aeroplano e morì poco dopo di rottura d'aneurisma.
Credette a un mostro dell'Apocalisse o chissà a che. Non sapeva che ci fosse la guerra, non sapeva che si potesse volare, ecc. [...] quella monaca «mancava di fantasia».
Una suora anziana passeggiava in un cortiletto interno con altre, tutte a capo chino, secondo la regola dell'ordine.
Per caso proprio in quel momento, nella visuale dello stretto cortile incassato nell'alto fabbricato, si sente il rombo di un motore e apparve a bassa quota un aeroplano gigantesco.
La monaca dimenticò per un istante la regola dell'ordine, levò gli occhi al cielo, vide l'aeroplano e morì poco dopo di rottura d'aneurisma.
Credette a un mostro dell'Apocalisse o chissà a che. Non sapeva che ci fosse la guerra, non sapeva che si potesse volare, ecc. [...] quella monaca «mancava di fantasia».