Nozioni enciclopediche. Self-government e burocrazia § (55)
L’autogoverno è una istituzione o un costume politico-amministrativo, che presuppone condizioni ben determinate: l’esistenza di uno strato sociale che viva di rendita, che abbia una tradizionale pratica degli affari e che goda di un certo prestigio tra le grandi masse popolari per la sua rettitudine e il suo disinteresse (e anche per alcune doti psicologiche, come quella di saper esercitare l’autorità con fermezza dignitosa, ma senza alterigia e distacco superbioso). Si capisce che perciò l’autogoverno sia stato possibile solo in Inghilterra, dove la classe dei proprietari terrieri, oltre alle condizioni di indipendenza economica, non era stata mai in lotta accanita con la popolazione (ciò che successe in Francia) e non aveva avuto grandi tradizioni militari di corpo (come in Germania), con il distacco e l’atteggiamento autoritario derivanti. Cambiamento di significato dell’autogoverno in paesi non anglosassoni: lotta contro il centralismo dell’alta burocrazia governativa, ma istituzioni affidate a una burocrazia controllata immediatamente dal basso. Burocrazia divenuta necessità; la quistione deve esser posta di formare una burocrazia onesta e disinteressata, che non abusi della sua funzione per rendersi indipendente dal controllo del sistema rappresentativo. [Si può dire che ogni forma di società ha la sua impostazione o soluzione del problema della burocrazia, e una non può essere uguale all’altra].