Cenni storici sulla nascita del Pcd’I
Quali furono le cause che il 21 gennaio 1921 portarono in Italia alla nascita di un partito operaio rivoluzionario e che, nei successivi settant’anni, occuperà una posizione centrale nel sistema politico nazionale?
Per capire le ragioni che furono alla base della nascita del Pcd’I nel nostro paese, bisogna risalire al tipo di sviluppo, alla crescita industriale e alla rottura dello spirito nazionale avvenuto con il grande sforzo sostenuto dal paese nel corso della Prima guerra mondiale.
Tra il 1910 e il 1919 la società italiana conobbe fenomeni di crescita sostenuta («il vero miracolo italiano») che la fecero uscire dallo stato di stagnazione che aveva caratterizzato gli ultimi decenni del secolo precedente.
Il modo di come si afferma la modernizzazione nel nostro paese, cause, risposte diverse e avverse (sovversive) causate dal diverso livello di sviluppo di alcune parti della penisola e dalla visione egoistica e miope della classe dirigente e della monarchia nazionale.
Se l’età giolittiana, ai suoi esordi, si impegna a migliorare le condizioni delle masse popolari, ampliando opportunità di welfare, migliorando le libertà civili e sindacali facendo crescere il benessere in alcune aree del paese («il triangolo»), la scelta imperialistica della guerra di Libia, al contrario, alimentò il nazionalismo aggressivo e militaresco, fece crescere l’apparato militare-industriale che si affermerà definitivamente con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915.
Per quel che riguarda il tessuto sociale, la I Guerra mondiale ha rappresentato la più profonda rottura in tutto il cammino dell’Italia contemporanea.
Qui la Grande Guerra comportò per la prima volta l’ingresso delle «masse» nella storia: l’enorme sforzo prodotto dalla mobilitazione totale (6 milioni di uomini richiamati) aveva fatto diventare indispensabile il lavoro delle donne e aveva reso contadini e operai più consapevoli dei propri diritti e più decisi a rivendicarli anche sull’esempio della Rivoluzione russa.
Sul piano politico, da tutto ciò, uscirono grandemente rafforzate le organizzazioni di sinistra e popolari e soprattutto il Partito Socialista che alle elezioni del novembre 1919 ottenne il 32% dei voti.
Nella situazione di crisi nel dopoguerra dove l’inflazione aumentò del 400% tra il 1916 e il 1921 le organizzazione operaie e popolari scesero in campo per ottenere salari e condizioni di vita migliori e riuscendo in parte a recuperare, ma spingendosi però al limite di condizioni prerivoluzionarie non previste dalla maggioranza dei dirigenti sindacali e politici.
La Fondazione è consapevole che molti libri sono già stati scritti sulla nascita del Pcd’I e dunque da questa premessa storica che ci pare d’interesse e di attualità dedicare questo progetto a giovani studenti utilizzando il linguaggio leggero e diretto offerto dal fumetto.
Di aiutare a comprenderne criticamente i tratti artistici e la capacità di sintesi.
Ma soprattutto con l'obiettivo di impostare lo sviluppo collaborativo e partecipato del prodotto finale, sia nelle fasi di documentazione che in quelle di sviluppo del concept, della proposta artistica e infine della realizzazione sia grafica (disegni, colori) che tecnica (impaginazione, lettering, etc.).