Dieci anni senza Alda Merini

Un'intervista esclusiva in un luogo impensabile. In realtà quello che nel marzo 2004 realizzò Loris Mazzetti con Alda Merini in un ospedale milanese è un dialogo intimo tra due persone che si sono intese da subito. Lo storico collaboratore di Enzo Biagi, oggi dirigente Rai, si presentò con due stecche di sigarette, un mazzo di fiori e un registratore. E così, a dieci anni dalla sua morte della poetessa candidata al Nobel, possiamo riascoltare con lui la sua voce inconfondibile, i pensieri come lame, le risate roche.
"Ho deciso di raccontare a Repubblica quell'incontro, come arrivai lì e come fui accolto da Alda - spiega Mazzetti -. Quelli che non ho scritto. Perché nel pezzo che allora pubblicai su 'Europa' mi concentrai sulla poesia. Ma per pudore non dissi dell'incontro ironico e in qualche modo filosofico col suo chirurgo; dell'amore per un prete quarantenne che mi confessò; degli autografi che volle fare, affaticata, a tutti i costi, sui libri che le avevo portato. Per mia figlia e per mia moglie. Alda aveva un'intelligenza rarissima ma era anche una donna meravigliosa". E conclude: "Era rock, punk, libera. Vorrei che riascoltandola tanti si chiederessero chi era davvero, sentissero il desiderio di leggerla e conoscerla meglio".
 
 
A cura di Giulia Santerini
riprese Francis D'Costa
montaggio Alberto Mascia
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