Educazione civica “Contesti”
La Commissione delle Comunità Europee il 30.10.2000 a seguito del Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, ha presentato il “Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente” ritenendo strategicamente essenziale per “il buon esito della transizione ad un’economia e una società basate sulla conoscenza” l’istruzione e la formazione permanente (lifelong learning and lifewide learning) definite “come ogni attività di apprendimento finalizzata, con carattere di continuità, intesa a migliorare conoscenza, qualificazioni e competenze”.
La società si riproduce fornendo al nuovo membro di una comunità ciò che è indispensabile a interagire e a integrarsi con gli altri.
Lifelong Lifewide learning
Oggi sovente si sente usare il termine inglese lifelong learning, espressione che si riferisce alla dimensione verticale, e fa riferimento al fatto che l’apprendimento oggi riguarda l’intera durata della vita. Questa convinzione deriva anche dalla comprensione della dimensione apprenditiva insita in ogni azione umana.
Il concetto di lifelong learning rappresenta il superamento di una dimensione temporale definita (il tempo dell’istruzione iniziale) che una volta rappresentava, nell’esistenza di un soggetto, spesso l’unica porzione di vita dedicata all’apprendimento.
Per completezza occorre anche parlaredi lifewide learning, riferendosi in questo caso alla dimensione orizzontale, che fa riferimento a tutti gli ambiti della vita e rappresenta il superamento dei luoghi deputati all’apprendimento (tradizionalmente scuola e università) e la valorizzazione di ogni esperienza del soggetto.
L’espressione completa diventa allora lifelong lifewide learning e tempi e spazi dell’apprendimento si allargano sino a comprendere ogni ambito di vita ed ogni tempo del soggetto.
Sistema Formativo e agenzie formative (interpretazione italiana)
L’attuale pedagogia individua e adotta diverse “cornici” concettuali anche in relazione ad una molteplicità di problematiche formative. Si parla più in generale di “invarianti”, individuate come sottoinsiemi formativi tra questi:
- IL SOTTOSISTEMA FORMATIVO FORMALE È composto da un insieme di istituzioni intenzionalmente formative, secondo finalità indicate formalmente in un Programma ministeriale. Il principale è il sistema scolastico
- IL SOTTOSISTEMA FORMATIVO NON FORMALE Corrisponde alle agenzie formative extrascolastiche caratterizzate da intenzionalità formativa. Soggetti che si pongono scopi formativi non formalizzati in un Programma del Legislatore, ovvero: il cui Progetto formativo non è stabilito giuridicamente. In questo quadro abbiamo: la famiglia, le Chiese, l'associazionismo, gli Enti locali.
- IL SOTTOSISTEMA FORMATIVO INFORMALE Agenzie sociali che pur non possedendo autentici intenti formativi, producono comunque effetti considerabili come "formativi". In questo insieme sono identificati: - i mass media (ovvero: il sistema della comunicazione sociale), - le offerte formative di mercato (il cui intento primario è, ovviamente, il profitto), - i contesti sociali informali (per esempio: il cosiddetto "gruppo dei pari", il bar ecc.).