Educazione civica “Contesti”
La Commissione delle Comunità Europee il 30.10.2000 a seguito del Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, ha presentato il “Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente” ritenendo strategicamente essenziale per “il buon esito della transizione ad un’economia e una società basate sulla conoscenza” l’istruzione e la formazione permanente (lifelong learning and lifewide learning) definite “come ogni attività di apprendimento finalizzata, con carattere di continuità, intesa a migliorare conoscenza, qualificazioni e competenze”.
La società si riproduce fornendo al nuovo membro di una comunità ciò che è indispensabile a interagire e a integrarsi con gli altri.
Il Memorandum, inoltrandosi nella spiegazione del che cosa si debba intendere con “la formazione lungo tutto l’arco della vita e in tutti gli ambiti della vita”, distingue “tre diverse categorie fondamentali di apprendimento finalizzato:
- l’apprendimento formale che si svolge negli istituti di istruzione e di formazione e porta all’acquisizione di diplomi e di qualifiche riconosciute;
- l’apprendimento non formale che si svolge al di fuori delle principali strutture d’istruzione e di formazione e, di solito, non porta a certificati ufficiali. L’apprendimento non formale è dispensato sul luogo di lavoro o nel quadro di attività di organizzazioni o gruppi della società civile (associazioni giovanili, sindacati o partiti politici). Può essere fornito anche da organizzazioni o servizi istituiti a complemento dei sistemi formali (quali corsi di istruzione artistica, musicale e sportiva o corsi privati per la preparazione ad esami);
- l’apprendimento informale corollario naturale alla vita quotidiana. Contrariamente all’apprendimento formale e non formale, esso non è necessariamente intenzionale e può pertanto non essere riconosciuto, a volte dallo stesso interessato, come apporto alle sue conoscenze e competenze”.
L’evento Memorandum ha segnato negli anni 2000 le strategie europee sulla formazione continua e in particolare l’educazione degli adulti (Pavan 2003 ), portando tutti i Paesi a condividere nel 2008 l’European Qualifications Framework for Lifelong Learning e nel 2009 le European Guidelines for validating non-formal and informal learning su proposta del Cedefop (Centro Europeo per lo Sviluppo della Formazione Professionale), conducendo così ad un sistema di validazione e riconoscimento dei “risultati di apprendimento”, descritti come conoscenze-abilità-competenze in qualunque contesto acquisite, e certificati da otto livelli di qualifiche in uscita da diversi percorsi di studio.
Annotazione
Per chi volesse approfondire nel merito è estremamente importante avvicinarsi alla lettura appropriandosi con attenzione dei lessici e del glossario - prodotto dal Cedefop e pubblicato dalla Comunità Europea (Terminology of education and training policy: a multilingual glossary). Ad evitare confusioni concettuali pericolose prodotte da “contraddittoria traduzione” o dall’essenzialità del lessico pedagogico di base della lingua inglese (learning, training, education).
Questo processo si realizza nei luoghi di socializzazione, le quali possono per questo essere anche definite “agenzie formative” o educative.
Famiglia, scuola, gruppo, comunità, mass-media, ambienti lavorativi, associazioni, istituzioni locali, costituiscono dunque un ampio sistema formativo, una rete di interventi sulla formazione sociale dell’individuo. Questa estensione e complessità dell’attività formativa nella nostra società fa sì che le diverse agenzie formative mescolino talvolta in modo disordinato i loro effetti sull’individuo. A ciò si unisce lo sviluppo di un “mercato formativo” che soddisfa la domanda individualizzata di educazione in modo spesso privo di un centro e di un significato coerente.
A questa situazione “policentrica” la pedagogia contrappone la creazione di un “sistema formativo integrato”, attraverso un “patto” in cui le diverse agenzie dotate di un ruolo formale e riconosciuto di educazione (come la famiglia e la scuola) si coordinano e agiscono in modo diversificato ma coerente per il raggiungimento di fini comuni.