Riccardo Terzi
Riccardo Terzi nasce a Milano l’8 novembre 1941. La madre, Maria Quadri, offre ai due figli e alla figlia un’educazione cattolica tradizionale. Il padre Benvenuto, chitarrista e compositore molto affermato, trasmette a Riccardo una passione musicale intensa e ininterrotta che si rivolgerà soprattutto al jazz.
Con la fine della guerra la famiglia si trasferisce a Bergamo. Terminato il liceo, Terzi si iscrive alla facoltà di filosofia presso l’Università degli Studi di Milano che ancora reca l’impronta di un pensatore illustre, antifascista e comunista, Antonio Banfi e dove insegnano, tra altri nomi importanti, Mario dal Pra e Enzo Paci. Non terminerà gli studi con la laurea ma li proseguirà per tutta la vita, mentre in quegli stessi anni si iscriverà alla Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI), della quale diventerà presto dirigente, prima a Bergamo poi a Milano e infine a livello nazionale (dopo l’iscrizione al Partito Comunista Italiano) come responsabile degli studenti medi.

Non solo un antifascista, ma portatore sano di una laicità vera, e anche un antigolpista, come dimostra l’inserimento del suo nome nella lista dei 700 “enucleandi” da parte dei seguaci del generale De Lorenzo.
Onorina Brambilla, "Sandra", figlia di operai, è un mirabile esempio del percorso compiuto da tante donne italiane che, all'8 settembre del '43 con l'occupazione straniera del Paese e il sorgere della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini, non ebbero esitazioni a battersi per la libertà abbandonando casa, lavoro e affetti offrendo un contributo decisivo alla lotta e alla vittoriosa insurrezione.
Giovanissimo è stato comandante partigiano della 108^ Brigata Garibaldi alla Breda, dove lavorava, fu eletto nel 1945 nella Commissione Interna e componente del Consiglio di Gestione. Nel 1949 viene licenziato per rappresaglia. 